Smeraldo – la pietra di Maggio

Lo smeraldo è una varietà del berillo caratterizzata da un intenso colore verde dovuto alla presenza di cromo e/o di vanadio. Ha una lucentezza di tipo vitreo e a seconda del lato da cui lo si osserva, presenta variazioni di colore grazie alle quali si possono notare, nelle diverse direzioni del cristallo, dei toni gialli e blu che si sommano al verde dominante.

Questa pietra ha una storia antichissima. Già nel 4000 a.C. era oggetto di scambio sui mercati di Babilonia. Nell’Antico Egitto esistevano delle miniere di smeraldi e la gemma ornava i monili della regina Cleopatra. Il suo nome deriva dal greco “smaragdos” è cioè “pietra verde”. Lo smeraldo era associato a Mercurio, il divino messaggero alato, dio del sonno e del sogno. Era per questo ritenuto fonte di ispirazione divina. Nell’antichità veniva anche impiegato per curare gli occhi e secondo Plinio era sufficiente fissare uno smeraldo perché gli occhi affaticati tornassero freschi e riposati. Nel Medioevo, invece era utilizzato a beneficio ti tutti gli acciacchi.

La cristalloterapia ritiene che lo smeraldo stimoli la crescita interiore, il desiderio di pace e armonia e che favorisca l’amicizia e l’amore. Inoltre, aiuta a superare i momenti difficili, generando ottimismo. Allo smeraldo sono attribuite anche proprietà terapeutiche contro le irritazioni alle vie respiratorie, rafforza il cuore, stimola il fegato e il sistema immunitario accelerando la guarigione.

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